Al Nord dichiarato lo stato di calamità per la cimice asiatica
Non bastava il Coronavirus, le regioni più colpite dal virus sono anche le più colpite dalla famigerata cimice asiatica, un insetto che rischia di compromettere i raccolti di molti prodotti agricoli.
Il governo ha dichiarato lo stato di calamità per infestazione di cimice asiatica (Halyomorpha halys) nelle Regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
Sulla base delle richieste regionali, integralmente accolte dal Ministero delle politiche agricole, gli agricoltori situati nei territori delimitati potranno far fronte ai danni subiti grazie agli aiuti contemplati dal Fondo di solidarietà nazionale appositamente finanziato con 80 milioni nell’ultima legge di bilancio proprio per il ristoro dei danni provocati dalla cimice asiatica. In particolare potranno essere concessi: contributi in conto capitale fino all’80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale nell’anno in cui si è verificato l’evento ed in quello successivo, proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza nell’anno in cui si è verificato l’evento calamitoso, esonero parziale (fino al 50%) dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti.
Le domande di intervento dovranno essere presentate alle Regioni competenti entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Per le altre Regioni le cui richieste sono in fase di integrazione, il Ministero sta procedendo con le relative istruttorie per giungere nei prossimi giorni alla Dichiarazione dello stato di calamità.