Arriva Frankenfish, il salmone Ogm Made in Usa
Tra 3 anni potremmo trovare nel nostro piatto salmone geneticamente modificato.
Per la prima volta un governo dà il via libera alla commercializzazione di animali Ogm. Ad aprire la strada al normale consumo di cibo animale modificato geneticamente è Il Canada, con la produzione di uova di Salmo Salar.
Le autorità canadesi hanno permesso ad AquaBounty di esportare a Panama fino a 100.000 uova all’anno di salmone Ogm prodotte in un impianto situato sull’isola Principe Eugenio, nel golfo di San Lorenzo. A Panama le uova incubate sarebbero fatte schiudere per poi allevare i salmoni. La pezzatura commerciale sarebbe raggiunta in circa 3 anni. Insomma, per la prima volta un Governo ha dato il via libera alla produzione commerciale di un alimento animale geneticamente modificato: il trasferimento delle uova concede alla AquaBount di aumentare la produzione di salmone in attesa che si aprano le porte del mercato statunitense. Manca solo l’approvazione della Food and Drug Administration.
Ma l’annuncio canadese segue un altro annuncio, questa volta statunitense, che riguarda sempre i salmoni.
Gli ambientalisti l’hanno ribattezzato Frankenfish (pesce Frankenstein) e hanno iniziato una massiccia campagna per boicottarlo. Eppure presto il salmone geneticamente modificato (chiamato anche super-salmone) dovrebbe arrivare sugli scaffali dei supermarket americani. La Food and drug administration (Fda), l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici sarebbe pronto nelle prossime settimane a dare il via libera alla commercializzazione del prodotto, considerato «non minaccioso per l’ambiente» e definito già l’anno scorso «cibo sicuro e simile al salmone atlantico convenzionale».
Ma perché il salmone transgenico?
Il salmone geneticamente modificato, prodotto dalla società canadese AquaBounty e commercializzato con il nome di AquAdvantage conterebbe i geni di due altri pesci, quelli di un pesce simile all’anguilla e quelli del salmone reale che vive nell’oceano Pacifico. Ciò permetterebbe al salmone di crescere molto più velocemente e di velocizzarne la vendita (il salmone modificato acquisisce le dimensioni adatte alla vendita in quindici mesi, contro i trenta necessari al salmone atlantico). Se i consumatori americani si dimostrano disposti a mangiarlo aumenterebbero i salmoni sugli scaffali dei supermarket senza che il suo sapore e il suo odore cambi rispetto a quello naturale .
La campagna anti-salmone Ogm di Amici della Terra (Foe.org) sostiene che il salmone Ogm faccia venire il cancro ai consumatori e metterebbe a rischio le altre razze.
Intanto, per il mondo Ogm l’ok all’esportazione delle uova di salmone ottenuto in Canada è certamente una nuova vittoria.
«Siamo sempre più vicini a una realtà in cui i nostri piatti saranno riempiti con un pesce Gm. L’autorizzazione concessa all’AacquaBounty crea un precedente e avrà ripercussioni a livello globale: avvia una serie di decisioni – da prendere nel prossimo futuro – che potrebbero avere conseguenze semplicemente devastanti per gli ecosistemi acquatici» ha commentato Lucy Sharratt membro del Canadian Biotechnology Action Network.
Per esempio il rischio che i salmoni transgenici – conosciuti anche come super salmone AquaAdvantage – fuggano dagli allevamenti non è affatto basso. E anche se l’azienda produttrice sostiene che i super salmoni siano sterili. Tre studiosi dell’Università di Newfoundland, in Canada, hanno creato in laboratorio condizioni simili a quelle naturali e hanno osservato la riproduzione di tre tipi di salmoni maschi: giovani Ogm, giovani d’allevamento, adulti discendenti da salmoni d’allevamento inselvatichiti che sono quelli ad aver ottenuto il maggior successo riproduttivo. I giovani pesci transgenici sono stati quelli meno efficienti, ma hanno comunque effettuato il processo riproduttivo.