La Francia di Macron cambia etichetta
Una delle tante questioni che dovrà affrontare il nuovo presidente francese Emmanuel Macron è legata all’etichettatura del prodotti alimentari. La legislatura (in parlamento) si sta concludendo con una proposta avanzata dai ministri della salute e dell’agricoltura per introdurre, con decreto, il sistema di etichettatura nutrizionale volontario Nutri-score con il relativo disciplinare.
La Francia sembra, dunque, voler prendere la stessa strada della Gran Bretagna che ha scelto le etichette a semaforo, con l’uso dei colori verde, giallo e rosso per indicare grassi, sale e zuccheri contenuti nei prodotti.
Anche nel caso francese come in quello inglese, c’è viva preoccupazione tra i produttori italiani per i contraccolpi economici di indicazioni così drastiche e poco approfondite (verde o rosso, senza spiegare). Formaggi, salumi, pasta ripiena, prodotti dolciari sono solo alcuni degli alimenti che potrebbero subire una flessione delle esportazioni per via di indicazioni in etichetta che allarmano più che educare. Ma anche molti formaggi grassi e salumi salati francesi, senza contare le celebri “terrine” o il foie gras, potrebbero essere fortemente penalizzati.
Il bollino Nutri-score è basato sulla valutazione del valore nutrizionale complessivo di un alimento, che viene calcolato ponderando quattro fattori negativi (densità energetica, contenuto di grassi saturi, contenuto di zuccheri semplici, tenore in sodio) e tre caratteristiche positive (tenore in fibre, contenuto di proteine, contenuto di frutta, verdura o frutta in guscio in termini di vitamine). In base al rapporto tra queste variabili ogni alimento ottiene un punteggio che lo posiziona all’interno di uno dei cinque colori della scala cromatica considerata (verde, verde chiaro, arancio chiaro, medio e intenso). È questo colore, insieme alla lettera alfabetica corrispondente, che poi viene evidenziato in etichetta nel bollino Nutri-score e che comunica sinteticamente e immediatamente al consumatore il “valore” nutrizionale dell’alimento.
Molti formaggi e salumi italiani finirebbero nella fascia cromatica dell’arancione, che per un consumatore sta ad indicare semplicemente “un alimento che non fa bene”: cosa che, invece, non è così vera.
Oltre un francese su due conosce il bollino Nutri-score e ben 84 consumatori su 100, informati su questo sistema, dichiarano di essere molto interessati e di volerlo utilizzare per decidere cosa comprare secondo un sondaggio della società di ricerche francese Odoxa.
Il ministro Alfano, che insieme al ministro Martina ha detto che farà sentire la voce dell’Italia contro i modelli di etichette a semaforo ha tempo fino al 25 luglio per presentare osservazioni in sede Ue.