Difesa del made in Italy, forse il parlamento si sveglia
“E una buona notizia per l’Italia. Il made in italy, inteso come patrimonio materiale e immateriale, unico e distintivo del nostro Paese rappresenta la vera leva per ritornare a competere nel mondo. Ogni azione tesa a tutelarlo e rafforzarlo va nella direzione giusta per ridare all’Italia il ruolo che gli spetta nel mondo”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’esprimere soddisfazione per il via libera della Camera all’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale, un impegno che risponde a una precisa richiesta dell’Organizzazione al Governo e al Parlamento ribadita anche in occasione dell’Assemblea nazionale di luglio al Palalottomatica.
La contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari fa perdere al vero Made in Italy oltre 70 miliardi di euro di fatturato, di cui circa 60 sul mercato internazionale che potrebbero generare reddito e lavoro in un difficile momento di crisi. “La lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresentano per le Istituzioni – sottolinea la Coldiretti – un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese. Per questo occorre studiare a fondo il fenomeno per supportare l’ottima e costante attività delle forze dell’ordine e stringere le maglie larghe della legislazione nazionale e comunitaria, con l’estensione a tutti i prodotti dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle materie prime impiegate negli alimenti”.