Aviaria, focolai in Romagna ma situazione sotto controllo
L’aviaria è sotto controllo e, mangiare pollo, oca o anatra non è un pericolo. Ma non bisogna abbassare la guardia come dimostrano i ceppi rilevati in Romagna che arrivano da uccelli selvatici.
In seguito ai due focolai di influenza aviaria segnalati nelle ultime settimane in allevamenti di galline ovaiole e di tacchini da carne in provincia di Ferrara, l’ e i servizi veterinari hanno intensificato i controlli su tutti gli allevamenti secondo quanto disposto dalla Regione Piemonte su indicazioni del Ministero della salute. Presso i laboratori di virologia dell’Istituto sono stati incrementati gli accurati test molecolari che consentono la rapida identificazione delle varianti di virus influenzale eventualmente circolanti. Il monitoraggio di questi giorni ha compreso quasi 15.000 esami eseguiti sull’intero territorio piemontese, concludendosi con il risultato della completa negatività in tutti i campioni.
Responsabile dell’epidemia in Emilia Romagna è il virus influenzale di tipo A, sottotipo H7N7 ad alta patogenicità (HPAI). Le indagini preliminari di approfondimento portano a ipotizzare che possa essere stato trasmesso da volatili selvatici migratori di rientro nei nostri territori dagli areali di svernamento extraeuropei.
Le indagini molecolari preliminari condotte sul virus H7N7 HPAI identificato nei volatili allevati hanno, infatti, evidenziato caratteristiche genetiche del virus sovrapponibili a quelle di analoghi ceppi isolati in volatili selvatici di origine asiatica e nord-africana. «Un virus, quello dell’influenza aviaria, verso il quale non abbassiamo mai la guardia – sottolinea Maria Caramelli, direttore generale dell’Istituto – per i gravissimi danni che porta all’allevamento avicolo e per la possibilità che esso possa mutare e diventare patogeno per l’uomo. Ricordiamo comunque che il consumo di prodotti alimentari, come la carne di pollo e di tacchino, e le uova, non rappresenta un rischio per la salute».
Le persone a rischio per l’influenza aviaria sono soprattutto gli operatori del settore avicolo, che possono prevenire l’infezione utilizzando correttamente i dispostivi di protezione individuale nella manipolazione degli animali. Le rare infezioni segnalate in Italia sono state estremamente lievi, con quadri di congiuntivite guarite spontaneamente.
Coldiretti sottolinea l’importanza e l’efficienza dei controlli svolti a tutela della salute, in primis quella degli operatori. «A conferma dell’efficienza del sistema di controllo nazionale – sottolinea Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino – che garantisce il primato italiano sulla sicurezza alimentare a garanzia dei consumatori che possono acquistare con la giusta tranquillità i prodotti italiani».