Camst festeggia 70 anni da leader nella ristorazione
Con oltre 11.000 dipendenti in tutta Italia e una produzione annua di oltre 100 milioni di pasti, Camst ha festeggiato martedì 16 giugno i suoi “primi settant’anni” da leader nel settore della ristorazione commerciale e collettiva. Un traguardo importante che Camst ha voluto celebrare con i propri clienti, organizzando iniziative promozionali sull’intero territorio e lanciando l’hashtag #70camst per permettere a tutti di condividere ricordi legati al proprio rapporto con l’azienda e, più in generale, con il cibo.
Tutto ebbe inizio il 16 giugno 1945, a Bologna, in un’Italia ferita ma pronta a ripartire dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale.
Un piccolo gruppo di camerieri e ristoratori, guidati dall’antifascista Gustavo Trombetti, diede vita alla Cooperativa Albergo Mensa Spettacolo Turismo, presto diventata semplicemente Camst, con l’obiettivo di servire pasti caldi ai viaggiatori in transito alla stazione dei treni del capoluogo emiliano. Lungo un binario morto, venne allestita una piccola cucina per riscaldare le pietanze, come bicchieri delle bottiglie di birra opportunamente tagliate e smerigliate. Settanta anni dopo quella piccola realtà che utilizzava semplici cestini per approvvigionare i viaggiatori si è trasformata nella principale piattaforma logistica per la ristorazione del Paese, diventando protagonista dell’evoluzione del mercato nel settore e una delle eccellenze imprenditoriali del nostro paese.
Una storia fatta di successi ed innovazioni: dal primo self service italiano nel 1960 alla prima cucina centralizzata negli anni ’70 che ha aperto la strada ad un più evoluto servizio di ristorazione, fondato su grandi quantità e alta qualità, fino agli ’80 e ’90, che hanno visto Camst diventare uno dei player di riferimento della ristorazione italiana.
“In settant’anni di storia Camst ha lasciato il segno perché ha saputo leggere il cambiamento della società e dare adeguate risposte. Quest’anno non celebriamo solo i settant’anni che abbiamo passato: mettiamo le basi per i settanta che verranno” ha voluto evidenziare Antonella Pasquariello, Presidente di Camst.