Dal Piemonte parte il “no” ai cibi spazzatura a scuola
No al cibo spazzatura nelle scuole: una presa di posizione coraggiosa, di cui si è fatto carico Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, che, in occasione del Salone del Gusto di Torino, ha coinvolto i colleghi di altre regioni in questa campagna salutista. Venti assessori all’agricoltura del nostro paese hanno così firmato un Protocollo d’Intesa nel quale si afferma: “è vietata la distribuzione ai minori, mediante distributori automatici e in ogni luogo aperto al pubblico di alimenti e bevande sconsigliati ovvero contenenti un elevato apporto totale di lipidi per porzione, grassi trans, oli vegetali, zuccheri semplici aggiunti, prodotti ad alto contenuto di sodio, nitriti e/o nitrati utilizzati come additivi, aggiunta di zuccheri semplici e dolcificanti, elevato contenuto di teina, caffeina e similari”.
Una sorta di patto tra le regioni per combattere l’obesità infantile, una problematica sempre più preoccupante nel nostro paese. Secondo l’ultimo rapporto Okkio alla Salute, infatti, in Italia quasi un bambino su quattro (il 22,2% circa) è in sovrappeso, mentre il 10,6 per cento è addirittura obeso. Il Protocollo d’intesa è all’esame della Conferenza delle Regioni e, in un secondo tempo, sarà inviata al Governo e al Parlamento per le eventuali iniziative legislative in materia. Tra i numerosi sostenitori dell’iniziativa di Ferrero, anche Coldiretti, da anni impegnata nel progetto “Educazione alla Campagna Amica” che coinvolge oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia, proponendo loro tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e oltre cinquemila laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole e in classe.