L’anno nero delle castagne, invasione di marroni turchi
Il 2014 è l’anno nero delle castagne, un prodotto simbolo della stagione autunnale.
Il raccolto di castagne Made in Italy scende quest’anno al minimo storico con una produzione nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di chili registrati lo scorso anno. Una crisi dovuta all’andamento climatico sfavorevole, con l’eccesso di precipitazioni, ma anche alla strage provocata dagli attacchi dell’insetto killer “Cinipide galligeno del castagno” arrivato in Italia dalla Cina e che da alcuni anni sta decimando i raccolti.
Il crollo dei raccolti italiani ha così favorito le importazioni, principalmente dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia e dalla Slovenia, che sono quasi raddoppiate, passando dai 38,7 milioni di euro del 2012 ai 67,8 milioni di euro del 2013.
Se l’aspetto quantitativo è sicuramente preoccupante, quello qualitativo conferma però sempre il primato italiano grazie a ben dodici tipi di castagne che hanno ottenuto il riconoscimento europeo: quattro in Toscana come il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp e la Farina di Neccio della Garfagnana Dop, due in Campania come la Castagna di Montella Igp e il Marrone di Roccadaspide Igp, una in Emilia Romagna come il Marrone di Castel del Rio Igp, due in Veneto come il Marrone di San Zeno Dop e i Marroni del Monfenera Igp, due in Piemonte come la Castagna Cuneo Igp e il Marrone della Valle di Susa Igp, e una nel Lazio come la Castagna di Vallerano Dop.