L’estate nordica massacra gli ortaggi
Oltre agli effetti sulle api, il maltempo sta sconvolgendo anche i cicli vegetativi delle piante, con l’allungamento dei tempi di crescita di molte colture.
Ormai ci troviamo dinanzi a un anno senza estate e ciò sta condizionando i ritmi naturali.
Mucche e pecore non possono andare al pascolo e gravissima è anche la situazione sui terreni allagati dove è impossibile effettuare le attività di raccolta e quelle di semina dei nuovi cicli di ortaggi.
Ma a preoccupare sono soprattutto i danni diretti causati alle colture e alle stesse strutture aziendali.
Dove le perturbazioni non sono state violente a beneficiare della pioggia sono state le coltivazioni di mais e riso che come è noto hanno bisogno di molta acqua.
“Attesa anche per la vendemmia che dipenderà molto dalle condizioni che si verificheranno nei prossimi giorni ma già adesso – precisa la Coldiretti – si conta un aumento dei costi di produzione per difendere viti e alberi da frutto”.
Ai danni diretti sulle coltivazioni si sommano quelli indiretti provocati dal calo di consumi dei prodotti stagionali come la frutta e verdura a causa delle condizioni climatiche non favorevoli con un conto per l’agroalimentare ed il turismo che spera il miliardo di euro.