Mense, ispezione dei consiglieri comunali
Visita dei consiglieri comunali della Commissione istruzione, questa mattina, al Centro di cottura di Moncalieri (TO) della Camst, chiuso per ristrutturazione in seguito ai rilievi mossi da Asl e Procura.
Al sopralluogo erano presenti anche l’assessore Mariagrazia Pellerino, i tecnici del Comune e del Laboratorio di analisi della Camera di commercio.
Intanto, va avanti l’inchiesta del Pm Guariniello, che, partita dalla vicenda della manifestazione allergica che aveva colpito alcuni ragazzi della scuola Perotti, il 26 marzo scorso, si concentra ora sulla catena del freddo a cui sono stati sottoposti i filetti di platessa serviti a mensa quel giorno.
Sotto l’esame della Procura, in particolare, il funzionamento delle celle frigorifere del centro di cottura Camst di Torino-Lucento, da dove provenivano i pasti.
“Le nostre procedure – precisa in proposito la Camst – adottate per garantire la catena del freddo sono procedure in vigore da diversi anni su tutto il territorio nazionale e fino ad oggi mai contestate: è interesse primario dell’azienda agire per controllare il più possibile ogni potenziale rischio e fornire ulteriori rassicurazioni ai propri utenti”.
Ma, in ogni caso, l’azienda leader italiano del settore ristorazione collettiva e titolare del contratto per il servizio mense scolastiche di Torino annuncia di avere allo studio “un piano per elevare il monitoraggio delle temperature delle celle frigorifere che porterà in questo campo l’azienda agli standard più alti nel panorama della ristorazione italiana. Le nuove soluzioni tecnologiche saranno al più presto adottate nelle cucine torinesi e, a seguire, su tutto il territorio nazionale”.
I nuovi standard adottati in seguito alle vicende torinesi faranno così da apripista per migliorare ancora i livelli di sicurezza dei 45 centri di cottura Camst in tutta Italia.
Complessivamente, quest’anno Camst ha programmato oltre 550.000 euro in attività di manutenzione nei tre centri di cottura che servono quattro degli otto lotti della refezione scolastica di Torino (tre infatti sono serviti da Eutourist, in Ati con Camst e uno da Ladisa).
Al termine della visita, il Direttore della Divisione Piemonte Liguria di Camst Claudio Marsili ha confermato l’apertura dei centri cottura prevista per settembre. “Con l’avvio del nuovo anno scolastico organizzeremo delle visite alle nostre cucine, aperte alle famiglie, che avranno così la possibilità di vedere direttamente come funziona una cucina centralizzata, chi sono le persone che quotidianamente preparano i pasti per i bambini e le materie prime che utilizziamo”.
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