I bimbi vanno nutriti al seno
Nella nona giornata nazionale del “mangiare sano” per la prima infanzia l’Associazione Verde Ambiente Società con la Confederazione italiana agricoltori ha diffuso il decalogo per una corretta alimentazione del bambini nei primi anni di vita.
Eccolo.
Nei primi mesi di vita, sostiene l’associazione scientifica ambientalista, presieduta da uno dei padri dell’ambientalismo italiano, l’ex senatore Guido Pollica, si deve nutrire il bambino solo ed esclusivamente con latte materno, a richiesta.
Non è necessario introdurre alcun cibo solido, né alcuna bevanda liquida.
Secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, fino a 6 mesi, il bambino dovrebbe avere un allattamento esclusivo con latte materno, perché questo garantisce i nutrienti fisiologici e nelle giuste proporzioni, contiene ormoni e fattori di crescita, aumenta le difese immunitarie.
DOPO I 6 MESI:
Il lattante comincia a maturare, in questa fase, il sistema nervoso, gastroenterico e renale e pertanto può cominciare a ricevere alimenti solidi, senza interrompere l’allattamento (che può essere protratto con grandi benefici per mamma e bambino oltre i due anni di età): frutta e verdure crude come allenamento per le gengive “sdentate” (i bambini cominceranno a prendere confidenza con i sapori, senza doversi sfamare con tali cibi) verdure cotte (meglio al vapore), intere o schiacciate legumi ben cotti, interi o schiacciati con un po’ di pane o minestrina, pane (con la crosta, per giocare o in ammollo con legumi e verdure), pasta (se grande, da tenere con le mani e succhiare, se piccola, da mangiare con il cucchiaino) zuppe varie, a piacimento con diversi cereali (soprattutto in chicchi), verdure, legumi passate o cotte molto a lungo olio d’oliva, a crudo in piccole quantità, yogurt e formaggi, carne e pesce, in piccoli pezzetti (controllando l’origine e preferendo carne bio e pesci piccoli locali).
COSA EVITARE O LIMITARE, NEL PRIMO ANNO DI ETA’:
Il latte vaccino, perché presenta nutrienti poco assimilabili (yogurt, ricotta e formaggi sono più digeribili).
Finché il bambino viene allattato, non ha bisogno di altri tipi di latte.
Evitare anche pomodoro, patata, melanzana, peperone, perché appartenenti alla famiglia delle solanacee (la solanina è una sostanza tossica per il sistema nervoso), miele (potrebbe contenere spore di botulino), sale: non è necessario evitare di salare completamente le vivande del bambino, ma è importante creare buone abitudini alimentari usando per tutta la famiglia poco sale e preferendo altri insaporitori come erbe aromatiche.
COSA BANDIRE (possibilmente) DALLA TAVOLA:
Omogeneizzati (costano di più, hanno una qualità inferiore rispetto agli alimenti freschi e abituano il palato del bambino a sapori e consistenze artificiali), tisane zuccherate (per i primi 6 mesi è sufficientemente dissetante il latte materno e dopo il sesto mese va benissimo l’acqua), zucchero bianco: oltre al “classico” problema della carie, molti non sanno che lo zucchero bianco demineralizza l’organismo sottraendo calcio, vitamina B e magnesio ed espone ad alti rischi di diabete (si può sostituire con zucchero grezzo di canna, malto e miele), cibi industriali in generale (snack, dolciumi, scatolette, cibi pronti, ecc), perché abituano i bambini a sapori artificiali e perché contenenti spesso aromi, zucchero, sale e additivi (coloranti, conservanti, addensanti, stabilizzanti, edulcoranti, ecc).
ALTRE INDICAZIONI GENERALI:
Fornire al bambino una dieta varia (ad esempio, nel caso dei cereali non limitarsi a cucinare, paste e pastine, ma variare con riso, avena, orzo, farro, mais, ecc) prediligere sempre prodotti freschi, locali, biologici e non raffinati dall’industria.