Marina Bellavia: L’alimentazione rientra tra le abitudini di vita che influiscono sulla nostra stessa vita
La fertilità si preserva anche a tavola. In una società dove una coppia su cinque soffre di problemi di infertilità (dati Oms), una buona alimentazione è infatti il primo passo verso quegli stili di vita corretti che aiutano a mantenere in buono stato la propria salute riproduttiva. «L’alimentazione rientra tra le abitudini di vita che influiscono sulla nostra stessa vita – spiega Marina Bellavia, ginecologa, specialista in Medicina della riproduzione del centro per la fertilità ProCrea di Lugano – Pur non essendoci delle ricette miracolose, sono diversi gli studi che mettono in correlazione ciò che mettiamo in tavola con le possibilità di avere un figlio».
Infatti una ricerca della Harvard School of Public Health ha scoperto un calo dei problemi di infertilità nelle donne alla ricerca di un figlio che seguivano una dieta sana: ridotti del 66% del rischio di infertilità per problemi di ovulazione rispetto a donne che non si attenevano a regimi alimentari corretti. In una sana ed equilibrata alimentazione rientra
In generale le raccomandazioni riguardano: «Evitare i grassi saturi, preferire pane, pasta e riso integrali, assumere proteine vegetali e latte. Una dieta corretta che tenga conto di prodotti stagionali e che preveda l’assunzione di frutta e verdura deve essere abbinata anche ad una buona forma fisica: il peso eccessivo è correlato a problemi di infertilità. Limitare quindi la sedentarietà è un altro di quegli aspetti che dovrebbero essere tenuti in maggiore considerazione».anche l’assunzione di caffè. Non ci sarebbero controindicazioni se il consumo si limita un paio di tazze al giorno. La prospettiva cambierebbe davanti a quantità eccessiva. Secondo uno studio danese della Fertility Clinic di Aarhus, le donne che consumano più di cinque caffè al giorno avrebbero il 50% di probabilità in meno di ottenere il successo con una fertilizzazione in vitro. Anche sul fronte maschile, servono delle accortezze. «Come l’assunzione di antiossidanti per combattere quello stress ossidativo, determinato da colesterolo, diabete, fumo, che può danneggiare il processo di spermatogenesi, ovvero la produzione di spermatozoi», riferisce Bellavia.
Importante è fare attenzione anche ad eventuali allergie e intolleranze alimentari. «Sono situazioni da non sottovalutare al fine di una gravidanza – prosegue Bellavia – Parliamo infatti di stati infiammatori che, come tali, si riflettono sul sistema immunitario influenzando la creazione di un corretto ambiente per lo sviluppo dell’ovulo».
Nel complesso, lo stato di salute riproduttiva è determinato da una serie di fattori. «Innanzitutto, l’età: c’è un orologio biologico che incide in modo notevole sulla fertilità, in particolare quella femminile – conclude la specialista -. Inoltre, lo stile di vita: sane abitudini, una dieta variegata e attività fisica aiutano a preservare la fertilità».