Torino, l’agricoltura si insegna al liceo classico
Coldiretti Torino, Ue.Coop – Unione europea delle cooperative – e il Liceo classico Massimo D’Azeglio, di Torino lavorano, fianco a fianco, con il progetto “Consuma.R.E – Consumatore responsabile ed etico”.
«Un’azione formativa che vuole favorire l’incontro tra gli imprenditori agricoli di Coldiretti e i giovani studenti consumatori torinesi, spesso lontani da certe dinamiche virtuose di mercato locale e dalle potenziali opportunità lavorative e imprenditoriali che la nuova agricoltura può generare», spiega Michele Mellano, direttore Coldiretti Torino.
«Questa iniziativa si inserisce in un percorso che vuole valorizzare il rapporto con il territorio e soprattutto le tematiche dell’alimentazione, che sviluppiamo da anni – spiega Chiara Alpestre, dirigente scolastico del liceo D’Azeglio -. E’ abbastanza inconsueto che un liceo classico si occupi di queste tematiche, perche noi siamo più legati alla cultura umanistica. Ma, se vogliamo dirla tutta, spesso gli autori latini e greci hanno discorsi fortemente legati alla natura e alla coltivazione. Pensiamo a tanti grandi autori del passato che si sono occupati di questo in modo sia poetico sia scientifico. Ritengo che all’interno del liceo l’agricoltura innovativa, con tutto quello che concerne il rapporto con la natura e l’alimentazione, sia completamente integrabile nel percorso di un liceo classico».
«Il progetto rappresenta un’azione interessante per far conoscere un settore, quello dell’agroalimentare – aggiunge Stefania Fumagalli, responsabile Ufficio progetti di Coldiretti Torino – che oggi in Italia genera occupazione e vede un aumento significativo di giovani impegnati, sia a livello imprenditoriale, sia a livello di occupati. Presentiamo ai giovani liceali le tappe evolutive del settore agricolo, le produzioni più diffuse, i concetti di consumo critico, di agricoltura sociale e civica e come tutto questo influisca sull’ambiente, sull’economia locale, sullo sviluppo dei territori e anche sulla nostra salute. Raccontiamo agli studenti le professioni innovative che ruotano intorno all’agricoltura moderna, tra cui: gli agriasili; la produzione di agridetergenti; l’erborista 2.0; il tutor dell’orto; sino alla produzione di tessuti “responsabili”, quali ad esempio la seta “nonviolenta”, realizzata senza uccidere il baco da seta e colorata con pigmenti naturali».
Il progetto che in questa prima edizione coinvolge 8 classi, per un totale di 178 studenti, nei prossimi anni continuerà con gli studenti più grandi, per dare continuità e incidere, con un’azione educativa, strutturata e approfondita. «Il progetto con il liceo consente la costruzione di relazioni e dialoghi con i cittadini – prosegue ancora Michele Mellano, direttore di Coldiretti Torino -. Proprio a partire dai più giovani, l’educazione diventa strumento strategico per proporre azioni collettive volte alla tutela delle nostre comunità, attraverso la valorizzazione delle distintività dei nostri territori. Un percorso che porta alla realizzazione di circuiti virtuosi di economia locale, sino alla possibilità di produrre maggiore coesione sociale». Il progetto prevede una serie di incontri in classe, a cura dell’Ufficio progetti Coldiretti Torino e di Ue.Coop, di natura teorica, cui seguiranno uscite in alcune aziende agricole o cooperative associate, dove i ragazzi potranno sperimentare in prima persona il “fare in agricoltura