Turismo, quello del vino e del buon cibo vale 24 miliardi
L’Italia è leader mondiale nel turismo enogastronomico, con oltre 24 miliardi di euro spesi dai turisti nazionali ed esteri in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti tipici, ovvero il 33% dell’intera spesa turistica nel Bel Paese (analisi Coldiretti anno 2013).
Il cibo made in Italy detiene la leadership in Europa con 254 prodotti tipici a denominazione di origine riconosciuti (Dop/Igp) e il maggior numero di aziende agricole biologiche (48.269 operatori).
Secondo la ricerca “La percezione della crisi e il Made in Italy”, realizzata a ottobre 2013, il 54% degli italiani considera la produzione di cibo il vero motore dell’economia e il 45% anche trainante, insieme alla moda, per l’immagine del nostro Paese all’estero.
Il wine & food rappresenta il 17% della motivazione per mettersi in viaggio e la rete è il veicolo più usato dai “turisti del gusto” per la prenotazione dei propri itinerari (dati 2012 Osservatorio Turismo Vino-Censis). La spesa media a viaggio enogastronomico è di circa 193 euro. Francia, USA, Regno Unito e Paesi Bassi sono i paesi che mostrano una percentuale maggiore di viaggiatori gourmand.
In Piemonte l’enogastronomia è il prodotto turistico che rende più competitiva la regione a livello europeo (indice Travel Sat). Le colline enogastronomiche di Langhe, Roero e Monferrato si confermano una meta sempre più internazionale, con una forte crescita degli stranieri del 5% sugli arrivi e del 7% sui pernottamenti (dati 2013 Osservatorio turistico regionale), non a caso le province di Cuneo, Alessandria ed Asti si posizionano tra le prime 12 della top list italiana del turismo enogastronomico (dati 2013 Rapporto Osservatorio Turismo del Vino).