1.000 metri di filari in più per il vino di Torino
La vigna di Torino, alla Villa della Regina, aumenta la sua superficie di altri mille metri quadrati per raggiungere il traguardo delle 5.000 bottiglie.
E per il Freisa “Villa della Regina”, dopo il primo anno da Doc tutta torinese, arriva anche una nuova etichetta, disegnata dal pittore Giuliano Vangi, artista che, proprio in questi giorni espone alcune sue opere nella sala degli Svizzeri di Palazzo Reale. Un’etichetta esclusiva, che distinguerà un’edizione limitata di Freisa Villa della Regina 2011, primo tentativo di invecchiare un vino che fino a ieri non sembrava adatto alla lunga conservazione.
“Il Freisa – ci ha spiegato Franco Balbiano che con il figlio Luca ha in gestione i vigneti di Villa della Regina – è sempre stato considerato un vino da bere relativamente giovane. Invece abbiamo scoperto che con l’esposizione felice dei filari impiantati alla Villa della Regina e per il terroir che rappresenta questo appezzamento si ottiene un vino adatto all’invecchiamento, quasi come il Nebbiolo”.
Il Villa della Regina Doc 2011, con l’etichetta esclusiva, sarà venduto il prossimo 10 maggio in occasione di un’asta benefica per raccogliere fondi per il restauro del Padiglione dei Solinghi e in favore della Onlus di Marco Berry.
Inoltre, il Villa della Regina, unico vino italiano prodotto all’interno del territorio di una grande città, annuncia il gemellaggio con la “Confrérie de Montmartre”, l’associazione che dal 1934 gestisce l’altra grande vigna urbana presente in Europa nel 18esimo arrondissement di Parigi (una terza vigna urbana è a Vienna, con dimensioni ridotte). L’associazione mobilita i cittadini del quartiere per la vendemmia e per la vinificazione e gestisce la Cuvée du Clos de Montmartre. Inoltre organizza la grande festa della vendemmia di Montmartre, che attira ogni anno quasi mezzo milione di parigini.
La Vigna della Villa della Regina dominava Torino già nella prima metà del Seicento, quando fu voluta dal Cardinale Maurizio di Savoia che costruì la Villa sulla scorta delle “Vigne” reali e nobili che si stavano edificando in tutta la Collina Torinese. La sua massima estensione fu raggiunta a metà Ottocento con 2,5 ettari curati e una produzione vinicola curata direttamente dal “capitano” della Villa.
Con i restauri del 1998 la vigna è stata reimpiantata, e dalla metà degli anni Duemila si produce il primo vino di Torino dell’era moderna. La gestione è affidata all’azienda vitivinicola Balbiano di Andezeno, da sempre specializzata proprio nella produzione di Freisa. Dalle vinacce si ricava anche la grappa Villa della Regina, mentre il celebre marchio Pastiglie Leone ha scelto di creare un nuovo gusto “freisa Villa della Regina” in omaggio a questa curiosità tutta torinese.